Salpare l’ancora. Ovvero: del grande viaggio che ha ora inizio

Ho pensato più e più volte a come impostare questo post (gioco di parole a parte); a che “linea” dargli, che tipo di messaggio volevo far passare, e quali parole utilizzare come incipit.

I pensieri in testa e le emozioni dentro di me sono molte, ho cercato di far luce su quali volevo mettere nero su bianco da raccontarvi ma, come al solito, quando penso troppo ad una cosa, quando cerco di ‘inscatolarla” in determinati contorni, non ne esco fuori.

La mia creatività, l’ispirazione naturale, il fluire interiore dei miei pensieri, delle emozioni, della mia stessa vita si spengono e svaniscono.

E così oggi, con la mia solita tazza di tè in mano, tutto ad un tratto lasciando perdere tutto il resto che stavo facendo, ho aperto questa pagina bianca e ho cominciato a scrivere.

In mente ho chiaro ciò che voglio dire, arrivando al sodo senza fare troppi giri di parole, eventi e vicissitudini.

Sto lavorando ad un nuovo progetto, o meglio, al mio progetto.

Un progetto grande, difficile, eccitante che non vedo l’ora di mettere in atto.

Un progetto da una parte “sofferto” ma tanto desiderato; un progetto che ovviamente implica un viaggio, un grande viaggio.

E non potrebbe essere diversamente, vista la mia natura di instancabile viaggiatrice che in realtà non vi ho mai raccontato davvero.

Spesso questi viaggi, questi progetti nascono da grandi cambiamenti o eventi che accadono durante la vita di una persona; e anche nel mio caso e’ un po’ così.

È un progetto che ho rimandato per davvero troppo tempo, negando alla mia stessa natura di manifestarsi per quella che è.

Ho l’animo zingaro di chi non sa stare troppo fermo in un posto con la capacità, per fortuna, di sapersi reinventare e adattarsi a nuovi contesti anche lavorativi. E questo mi piace da morire. Ho dei sogni, degli obiettivi; ho compreso dopo 34 anni cosa davvero voglio fare da grande e sono determinata nel riuscirci anche se questo richiederà tempo e fatica. E visto che la “ricompensa” è la libertà: direi che ne vale decisamente la pena.

Ma non vi parlerò ora nello specifico di quello che accadrà nei prossimi mesi un po’ per scaramanzia, si dai lasciatemelo fare :), un po’ perché è ancora tutto in partenza. Ma se avrete pazienza, non appena avrò in mano qualcosa di concreto entro 2/3 mesi al massimo, vi racconterò tutto; e non vedo l’ora di farlo :)

Sono felice, comincio a stare bene, nonostante le difficoltà, i dolori e anche le lacrime che fino a poco fa versavo.

Ma va bene così, perché adesso è tutto un crescere e un divenire che mi porterà dove voglio io :)

Il tè: Shincha 新茶 raccolto Aprile 2014, Kagoshima – Giappone

0 Comments

Leave a Reply